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Dicono di noi..

5 STELLE per il CD "VITTORIO FELLEGARA CHAMBER WORKS" dalla rivista MUSICA

a pagina 90: "[...] questo fervido contributo di ACHROME ensemble (gli impeccabili Antonella Bini, Stefano Merighi, Elia Leon Mariani, Emanuele Rigamonti, Gabriele Rota, con l’aggiunta di Refael Negri, Gaia Malandrin e Giuseppe Cattaneo). Un disco importante e catturante, tale da far desiderare una retrospettiva ampia."

 

La recensione completa a cura di Giorgio Rampone sul numero 342 della rivista MUSICA, pagg.89/90

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[...] Gli interpreti, tutti bravissimo sono Antonella Bini al flauto, Stefano Merighi al clarinetto, Elia Leon Mariani al violino, Emanuele Rigamonti al violoncello e Gabriele Rota al pianoforte. Pubblicazione raccomandabile per la qualità e per la proposta del corpus di musica da camera di un grande compositore che occorre valorizzare ancor più. [...]

recensione completa  del CD VITTORIO FELLEGARA - CHAMBER WORKS per Vermeer reperibile al seguente link:

http://www.renzocresti.com/dettagli.php?quale=2&quale_dettaglio=392&fbclid=IwAR1_PzvPySaVYtbduU4SBAUPCyQ-9z5rGDRgYZogVYLqZ72u8Z7xPizGB5o

 

 

RENZO CRESTI, critico musicale e docente

di "Storia della musica"

all'Istituto Superiore di Studi Musicali "Luigi Boccherini" di Lucca 

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"[...] La lettura che i componenti dell’Achrome Ensemble ha fatto di questi sette brani deve partire da un denominatore comune, un assunto che li investe e li marchia tutti a fuoco: commozione. Sì, perché interpretare la musica, soprattutto quella cameristica, di Fellegara significa prima di tutto essere investiti da un moto dell’anima, senza il quale resta solo il rigore senza la delicatezza. E qui di delicatezza ce n’è tanta, capace di intridere fin nei più remoti recessi l’essenza di queste composizioni. Ciò vuol dire andare al di là della semplice comprensione e della conseguente esecuzione, con la necessaria aderenza che si necessita, di cui bisogna armarsi per rendere al meglio la partitura, estraendo dalla logica l’amore che vi si attaglia. Tutto è perfetto, al punto da tratteggiare un dipinto generale quasi intessuto d’irrealtà. I piani sonori, le sfumature timbriche, i momenti d’insieme così come l’affiorare degli assoli, formano una cornice dentro la quale si muovono colori, sensazioni, tratti umorali, come se invece di ascoltare pagine musicali si sfogliassero quelle di un diario segreto di Fellegara. Registrazione cardine, ineludibile per tutti coloro che sanno di trovare anche il bello, il puro, l’essenziale nel panorama della musica contemporanea internazionale. Semplicemente esemplare.. [...]"

recensione completa  del CD VITTORIO FELLEGARA - CHAMBER WORKS per Vermeer

reperibile al seguente link:

https://musicvoice.it/la-logica-delicatezza-di-vittorio-fellegara/

 

ANDREA BEDETTI, musicologo,

direttore della rivista musicale digitale MusicVoice

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" La musica contemporanea ha trovato oggi espressione nel pomeriggio musicale organizzato al Museo del Novecento milanese.  In Sala Fontana abbiamo avuto l'occasione di ascoltare musiche di Vittorio Fellegara ( 1927-2011) ad opera del Achrome ensemble, gruppo cameristico diretto da Marcello Parolini. Questa formazione è risultata anche vincitrice del Premio Vittorio Fellegara, premio biennale culturale istituito dal 2013. [...] 

Le ottime interpretazioni espresse dal gruppo, specializzato nella musica del Secondo Novecento e contemporanea, hanno rivelato le qualità di Fellegara. [...]. Tutti bravi gli strumentisti ad arco nei nomi di Mariani, Rigamonti e in aggiunta alla formazione consueta, Negri e Malandrin, il pianista Gabriele Rota, il clarinettista Stefano Merighi e la flautista Antonella Bini.

Cesare Guzzardella

corrierebit.com - settimanale fondato nel 2002

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Conosco da tempo Antonella Bini, una delle flautiste più brave che abbia sentito, che riesce a passare con straordinaria disinvoltura dall'ottavino al flauto contrabbasso, tramite lei ho avuto la fortuna di ascoltare Achrome Ensemble, del quale mi aveva già parlato Davide Anzaghi, in occasione  di  un eccellente  cd monografico (Da Vinci Classics C00121), nel quale Antonella Bini al flauto, Marco Sorge ai clarinetti, Yoko Morimyo al violino, Emanuele Rigamonti al cello, Gabriele Rota al pianoforte e Elio Marchesini alle percussioni, diretti   da   Marcello   Parolini   eseguivano   9   brani   di  Anzaghi,   con   somma   perizia  e partecipazione (le due cose non sempre vanno assieme). Fui poi invitato a Bergamo, il 15 febbraio 2020, presso la Sala Piatti per presentare il mio libro Musica presente, tendenze e compositori di oggi. La presentazione si inseriva all'interno di un concerto dell'Achrome, per il progetto ...e adesso musica!, giunto alla sua quarta edizione. Mi meravigliò il numerosissimo pubblico, di solito, noi che frequentiamo i concerti di musica contemporanea ci aspettiamo poche decine di persone, invece, la Sala Piatti era piena, un centinaio e forse più di ascoltatori attentissimi! Vuol dire che il lavoro svolto da Achrome come organizzatori era ben fatto. Ma la sorpresa più grande fu l'ascolto   dell'Ensemble   (con   i   musicisti   che   ho   nominato   del   cd   con   la   sola sostituzione di Morimyo al violino, al suo posto Elia Leon Mariani), bravissimi!

Il programma era molto variegato, comprendeva brani  di  Rotondi, Romitelli, Garuti, Renna, Fontanelli, forme e stili diverse. Riuscire a interpretare con cognizione di causa linguaggi così eterogenei è dote rara, vuol dire non essere legati, in maniera più o   meno   ideologica,   a   una   visione  musicale   fissa,   significa   entrare   dentro   alla molteplicità del presente.

Abbiamo molto bisogno di questi atteggiamenti aperti e altamente professionali. Grazie!

RENZO CRESTI, critico musicale e docente

di "Storia della musica"

all'Istituto Superiore di Studi Musicali "Luigi Boccherini" di Lucca

 

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[...] I compositori stessi li hanno presentati, ad iniziare da Cristina Maria Noli col suo Sogni che tramutano i pensieri, per flauto, clarinetto e violoncello, un lavoro costruito in modo efficace nel dialogo espressivo dei tre strumenti, ottimamente interpretato rispettivamente da Antonella Bini, Stefano Merighi e Martina Rudic.Il brano successivo di Giuseppe Gammino, Planctus- dramma per ensemble, prevedeva anche una regia per i movimenti del soprano Eleonora Colaci e del baritono Marco Pangallo realizzati nel contesto strumentale da Demetrio Colaci. Un lavoro particolarmente incisivo, molto attuale, che narra la triste vicenda di un femminicidio. L'ottima voce della Colaci e la parte, soprattutto recitata, di Pangallo, sono state sottolineate dalle timbriche incisive e suggestive dagli strumentisti dell' Achrome Ensemble e dalle percussoni di Marco Martignoni, tutto diretti con precisione di dettaglio da Marcello Parolini.

[...] Tutti i brani ascoltati ieri erano scritti con un linguaggio articolato e chiaro nelle intenzioni, eseguiti con grande professionalità e qualità di restituzione, e -cosa non scontata nel mondo della musica contemporanea- sono risultati accessibili all'ascolto ottenendo meritati applausi dal numeroso pubblico intervenuto in Sala Fontana. Un'iniziativa di valore che aggiunge un altro mattone alla maggiore diffusione della musica contemporanea. 06.12.2023

 

Cesare Guzzardella

corrierebit.com - settimanale fondato nel 2002

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Dell’ AchRome Ensemble non solo apprezzo la competenza e la professionalità di tutti i musicisti, ma anche il clima di collaborazione, la serenità e l’entusiasmo che ci sono sempre stati ogni volta che ho avuto occasione di lavorare con loro. Questo lo ritengo fondamentale e fa dell’AchRome Ensemble una realtà speciale con cui si può piacevolmente lavorare sul presente immaginando il futuro.

 

SIMONE FONTANELLI, compositore e docente

di "Prassi esecutiva della musica contemporanea"  all’ Universität Mozarteum di Salisburgo 

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Le varie esecuzioni a cui ho assistito quel pomeriggio [sabato 15 febbraio 2020, ndr], sia solistiche che di ensemble, sono state nitide e pulite, e il suono aveva il giusto equilibrio e sostegno. Ma questo sarebbe il minimo che ci si deve aspettare (e, detto impietosamente, che si deve pretendere) da un gruppo strumentale. La vera peculiarità che ho sentito nelle vostre interpretazioni è il senso del muoversi insieme verso un obbiettivo espressivo comune.  E questo non è un banale dettaglio. Un buon risultato musicale dipende certo dalla qualità tecnica di base dei singoli, dalla capacità di lettura del testo da perte del gruppo, soprattutto nel repertorio contemporaneo, così pieno di insidie, ma per ottenere un risultato musicalmente significante, perché il senso del brano venga propriamente alla luce, occorre conservare in ogni momento una condivisa tensione interiore indirizzata a far venire alla luce gli archi espressivi, le tensioni e le distensioni delle linee, le interne domande e risposte che sono la pulsazione vitale di una composizione.

E questo insieme  l'ho nitidamente sentito, nel vostro lavoro. Un plauso quindi a tutti, e alla chiarezza di lettura e di indicazioni del direttore.

 

ARMANDO CORRIDORE, compositore

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"[...] La capacità immedesimativa che i componenti dell’ACHЯOME Ensemble sono riusciti a fornire in questi brani è davvero ammirevole; la nettezza delle proporzioni timbriche, la sempre dosata volumetria che sono riusciti a esprimere fanno comprendere come dietro tali letture vi sia una comprensione a dir poco ideale della loro essenza, quasi fossero pregni del λόγος che si irradia da queste composizioni. Ogni timbro, ogni sfumatura, ogni enunciazione sonora hanno una loro duplice funzione: a sé stante e in accordo con ciò li precede e li segue; ne consegue una linearità, una naturalezza emissiva che tende proprio a esaltare quel principio di “classicità” che intride la poetica musicale di Davide Anzaghi. [...]"

recensione completa  del CD DAVIDE ANZAGHI CHAMBER MUSIC WORKS per DaVinci Classics reperibile al seguente link:

https://musicvoice.it/la-simbologia-sincronica-nella-musica-cameristica-di-davide-anzaghi/

 

ANDREA BEDETTI, musicologo,

direttore della rivista musicale digitale MusicVoice

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“La Clapping music dà il via agli Incontri europei” – Secondo il meglio del loro stile, gli Incontri Europei con la Musica hanno aperto sabato pomeriggio la XXXIX edizione con “Achrome in America”. Il primo dei quattro concerti che la manifestazione di Pieralberto Cattaneo ha intrecciato con il gruppo specializzato milanese, ha presentato a un buon numero di presenti accorsi in sala Piatti il “fronte Occidentale” della musica del XX e del XXI secolo. […] Una partenza molto buona […]. da "L'Eco di Bergamo" di Lunedì 27 Gennaio 2020.

 

BERNARDINO ZAPPA, musicista professionista, musicologo,

professore di "Linguaggi Musicali"

presso il Liceo Musicale "Paolina Secco-Suardi" di Bergamo  e critico musicale  per "L'Eco di Bergamo"

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Concerto dell'Achrome Ensemble (Incontri Europei con la Musica - 17 Marzo 2018)  - [...] Compreso nella 37ma edizione degli Incontri Europei con la Musica, il programma proposto dall'Achrome ensemble proponeva composizioni cameristiche (originali o trascrizioni) di Debussy, Berg e Schoenberg. Ad aprire il concerto è stata la bellissima Sonata per violoncello e pianodorte debussyana. [...] Notevole l'esecuzione del duo Rigamonti-Rota, con una nota di merito al violoncellista, che ho trovato pienamente calato nella parte e nel linguaggio di questo gioiello cameristico.[...] 

Brano inusuale e fortemente evocativo, Syrinx, per flauto solo (senza accompagnamento alcuno), richiama l'immagine di Pan e del suo mitico flauto. [...] L'esecuzione a mio avviso veramente efficace è stata della flautista Antonella Bini, la quale ha saputo accrescere di effetto la performance anche ad una presenza scenica notevole.Da Debussy si passa senza interruzione alcuna a Berg e i suoi Vier Stucke Op.5, per clarinetto e pianoforte. [...] 

A chiusura del concerto tutti gli strumenti si sono riuniti nella Kammersymphonie Op.9 di Schoenberg. L'esecuzione proposta, nella trascrizione di Anton Webern (l'originale prevede invece 15 strumenti), si distingue per una distribuzione interessante del carico sonoro: il pianoforte, ad esempio, si prodiga parecchio, e a lui è affidata la sostituzione di una spessa massa di elementi. [...] l violoncello torna protagonista della scena, specialmente nella proposizione tematica. Come è stato fatto notare dal direttore Parolini (grazie anche al ricorso all'esecuzione di brevi frammenti esplicativi), nonostante l'assenza di soluzione di continuità e l'alternanza di umori e andamenti assai differenti, si possono individuare nella Kammersymphonie i 4 tempi di una sinfonia, nonché una elaborazione del materiale compositivo affine. Contrariamente alle supposizioni, i venti minuti ininterrotti di musica sono scorsi senza fatica, e anche con un certo interesse. I tratti lirici e ricercati di certe sezioni mi hanno incuriosito molto. [...]

 

recensione completa  reperibile al seguente link:

https://metathymos.blogspot.com/2018/03/concerto-dellachrome-ensemble-incontri.html 

 

ANDREW ROCCHI, pianista e critico presso betapress.it

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